martedì 1 dicembre 2009

Pensiamo insieme il vs. futuro

Cari ragazzi,
Collettivamente possiamo essere più perspicaci che individualmente, “il pensiero collettivo è come un fiume. I pensieri sono foglie che galleggiano sul fiume. Noi raccogliamo le foglie, che percepiamo come pensieri" (David Bohm, premio Nobel per la fisica). La maggior parte del pensiero ha origine collettiva. Ogni persona vi apporta qualcosa di suo, ma in linea di massima origina collettivamente. Dialogo deriva da dia logos. “Dia” significa attraverso, “logos” significa parola. Quindi: parola = significato che passa o si muove tra…
Attraverso il dialogo il gruppo può accedere ad una comprensione e ad un significato comune che non è raggiungibile singolarmente. L’intero organizza le parti, anziché cercare di riunire le parti in un tutto. Scopo del dialogo è andare oltre la comprensione di ogni singolo individuo. In un dialogo non cerchiamo di vincere. Vinciamo tutti se lo eseguiamo nel modo giusto. Dice Heisenberg: “La scienza è radicata nelle conversazioni. La cooperazione di persone diverse può culminare in risultati scientifici di eccezionale importanza”.
L’apprendimento collettivo non soltanto è possibile, ma è vitale per sviluppare il potenziale umano. Attraverso il dialogo le persone possono aiutarsi vicendevolmente a divenire consapevoli dell’incoerenza dei pensieri di ciascuno e in tal modo il pensiero collettivo diventa sempre più coerente. Molte società “primitive”, tra le quali gli indiani d’america, praticavano quest’idea.
Allora dialoghiamo insieme, dialoghiamo, per creare insieme un'immagine desiderabile e condivisa del vostro futuro, studiando insieme i metodi e i principi sulla base dei quali realizzarlo.
Come immaginate il futuro? proviamo ad affrontare questo argomento?