mercoledì 29 gennaio 2014

L'incertezza del diritto è la cosa più certa.



Solo pensieri in libertà...
Certezza del diritto”: “Principio in base al quale ogni persona deve essere posta in condizione di valutare e prevedere, in base alle norme generali dell’ordinamento, le conseguenze giuridiche della propria condotta, e che costituisce un valore al quale lo Stato deve necessariamente tendere per garantire la libertà dell’individuo e l’eguaglianza dei cittadini davanti alla legge. Nell’applicazione, la certezza interferisce quindi con la positivizzazione del diritto, con l’alternativa tra rigidità e flessibilità delle norme, con l’interpretazione e in particolare con l’interpretazione evolutiva, con il sistema delle fonti e la tecnica della redazione degli atti normativi, con la retroattività della legge, con il divieto di discriminazione, con la effettività delle norme, anche in caso di violazioni, con i tempi della giustizia”. (definizione di Treccani).

L’esigenza della certezza del diritto, come un diritto degli individui singoli deve essere vissuta come espressione di un interesse diffuso tra i consociati degno di trovare protezione costituzionale. Al giorno d’oggi la certezza del diritto è un’aspettativa assai profonda e diffusa, di cui chi detiene il potere dovrebbe tenere conto. La necessità per il nostro Paese di avere un quadro normativo più certo è declamato da tutti gli operatori del diritto, una cattiva legislazione pesa sia in termini economici che di reputazione.
Il problema della certezza del quadro normativo è una questione generale che riguarda tutti i settori dell'ordinamento giuridico. Le norme funzionano se sono scritte in modo chiaro, snello e se sono coordinate tra di loro.